“Seguiamo con grande preoccupazione l’evolversi della crisi nel Mar Rosso. Il blocco del Canale di Suez rischia di avere effetti devastanti per la nostra economica, perché Suez è un passaggio fondamentale per i commerci italiani. Da lì transitano infatti il 40% del commercio in entrata e in uscita dall’oriente, il 12% dei traffici globali e 70mila navi ogni anno. Tale transito permette di abbattere i tempi di consegna delle merci. Tanto per fare un esempio, partendo da Pechino una nave a una velocità di 15 nodi riesce ad arrivare a Genova in 27 giorni passando per il Mar Rosso e il Canale di Suez. Se dovesse invece doppiare Capo di Buona Speranza e circumnavigare l’Africa impiegherebbe 44 giorni. Se il blocco dovesse continuare si creerebbero devastanti effetti sulla nostra economia: i prezzi aumenterebbero, i tassi di interesse salirebbero, persino gli obiettivi del Pnrr sarebbero a rischio. Più passa il tempo più tale emergenza rischia di produrre effetti negativi sull’economia di un Paese come il nostro, che ha bisogno di componentistica elettronica e materie prime. Senza contare l’impatto che tutto ciò sta avendo e avrà sul sistema della logistica, con l’aumento delle tariffe e del costo dei carburanti, con il rischio concreto di un aumento dei prezzi al consumo. Auspichiamo che il governo metta in campo le misure più idonee per scongiurare tutto questo”.
Lo dichiara Enrico Folgori, presidente di Feoli (Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata) e responsabile Strategia e Sviluppo di Sic Europe, società leader nel settore del trasporto, della logistica e del facility management.