“Nell’ultimo fine settimana i prezzi dei carburanti hanno raggiunto livelli record: in autostrada il servito ha raggiunto i 2,8 euro al litro. Un’offesa per milioni di cittadini, una provocazione nei confronti di famiglie e lavoratori. Il governo ha deciso di non mettere mano alle accise, perché un provvedimento del genere finirebbe per disastrare i conti pubblici già pesantemente in difficoltà alla vigilia di una legge di bilancio che si preannuncia particolarmente complicata. Condividiamo l’intenzione dell’esecutivo di usare l’extragettito proveniente dall’aumento dei carburanti per intervenire sui salari bassi, così da sostenere le fasce più deboli della popolazione, ma ciò può avvenire solo attraverso la diminuzione della pressione fiscale e l’alleggerimento del costo del lavoro a carico delle aziende. C’è poi un tema collegato al folle rincaro dei prezzi dei carburanti, che è quello legato alla speculazione. L’obbligo in capo ai distributori di esporre il prezzo medio non ha portato alcun risultato. Nel frattempo i costi di diesel e benzina sono continuati a salire, comportando enormi sacrifici alle famiglie. Le stime delle associazioni dei consumatori sono da brividi: rincari medi di 216 euro l’anno solo per il pieno del carburante, al quale si aggiungono 179 euro di ricadute annue indirette e altri 350 euro annui dovuti all’aumento dei beni di consumo e dei servizi. Un pieno da 50 litri viene a costare in media 15 euro in più: per una famiglia che fa due pieni al mese si tratta di una stangata da oltre 360 euro l’anno. Così come il rincaro dei carburanti pesa sui trasporti, con i biglietti di aerei e traghetti destinati a lievitare. Senza contare dei rincari sui beni e sui servizi provocati dall’aumento dei costi di trasporto che colpiscono tutto il comparto della logistica e che finiranno per ricadere sui consumatori, cioè sulle famiglie. Per questo invitiamo il governo a prendere provvedimenti concreti contro la speculazione dei prezzi dei carburanti così da evitare una vera e propria emergenza sociale”.
Lo dichiara in una nota Enrico Folgori, presidente di FEOLI (Federazione Europea Operatori Logistica Integrata) e Chief Strategy e Market Intelligence Office di SIC Europe, società leader della logistica integrata, dei trasporti e del facility management.