“La manovra economica finalmente comincia il suo iter in Parlamento, presentandosi pressoché blindata. L’attenzione del governo è stata quella di puntare le poche risorse disponibile sul taglio del cuneo fiscale per sostenere i redditi medio-bassi e aumentare il potere d’acquisto delle famiglie. A conti fatti, gli stipendi che beneficeranno del cuneo fiscale saranno più alti in media del 5,7%. Per finanziare questo provvedimento si aumenta qua e là dove si può, ad esempio rincarando le sigarette. Complessivamente, solo l’8% della manovra è destinata alle imprese. Il timore è che, tra aumenti sparsi e scarse risorse per le aziende, gli effetti nel loro complesso possano essere discorsivi. Siamo sicuri che il governo saprà ovviare a tutto ciò, magari andando incontro alle aziende introducendo quale riforme volte a sburocratizzare il Paese che avrebbero un valore inestimabile per migliaia di imprenditori. Laddove le risorse economiche sono limitate, può arrivare l’ingegno, con nuove soluzioni normative a vantaggio delle aziende. Un esempio su tutti: la riforma del Durc. Basterebbe rendere più semplice questa procedura, imponendo l’obbligo di certificazione di regolarità contributiva solo una o al massimo due volte l’anno, per sbloccare risorse oggi vincolate a impedimenti burocratici assurdi”.
Lo dichiara in una nota Enrico Folgori, presidente di FEOLI (Federazione Europea Operatori Logistica Integrata) e Chief Strategy e Market Intelligence Office di SIC Europe, società leader della logistica integrata, dei trasporti e del facility management.