“Il prezzo del gas, in un solo giorno, è aumentato del 13%. La guerra del metano tra Russia ed Europa può costare all’Italia il 2,5% del Pil e proprio gas ed energia elettrica stanno affossando le Borse bruciando miliardi di risparmi. E in autunno la situazione peggiorerà ulteriormente. La priorità del nuovo governo è scongiurare gli effetti di questa crisi devastante”.
Lo dichiara in una nota Enrico Folgori, presidente di FEOLI (Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata) e Chief Strategy e Market Intelligence office di SIC Europe, società leader della logistica integrata, dei trasporti e del facility management.
“Le previsioni sono molto allarmanti. Già si parla della necessità di un razionamento delle forniture del gas in autunno e in inverno – prosegue Folgori – Vedremo se queste anticipazioni saranno confermate, ma è evidente che provvedimenti del genere finirebbero col mettere in difficoltà le famiglie, anche solo per il riscaldamento domestico, e le imprese, contribuendo a creare incertezza occupazionale, aumento dei costi e inflazione. Il nuovo governo deve muoversi celermente e in modo convincente in Europa per convincere l’Ue a introdurre un tetto al prezzo del gas. Chiediamo al nuovo esecutivo inoltre di introdurre già dalla prossima legge di bilancio provvedimenti strutturali per abbassare i costi energetici e, soprattutto, la tassazione sul lavoro così da contenere gli effetti inflazionistici. A tal riguardo, rilanciamo la proposta di destinare l’extragettito prodotto dai rincari energetici a famiglie e imprese”, conclude Folgori.